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Autotrasporto dal Ministero guida alla qualificazione dei conducenti

La circolare n. 7787 del 3 aprile 2014 emanata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa il punto in tema carta di qualificazione dei conducenti obbligatoria per la guida professionale dei conducenti che effettuano trasporti su strada per i quali è necessaria la patente di cui alle categorie: C1, C1E, C, C (per il trasporto di cose) e D1, D1E, D od DE (per il trasporto passeggeri).
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La circolare, che va ad abrogare precedenti note ministeriali, si presenta come una utile guida aggiornata anche con le recenti disposizioni introdotte da un DM emanato il 20 settembre 2013 (che andrà a sostituire il DM 16 ottobre 2009) ma del quale si attende ancora, a distanza di mesi, la pubblicazione in gazzetta ufficiale e quindi la vigenza effettiva delle relative norme.
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La copiosa circolare che si compone di quasi 100 pagine compresi 22 allegati contenenti la modulistica in applicazione delle nuove disposizioni, fornisce chiarimenti e istruzioni operative per quanto riguarda:
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·       obbligo della CQC e casi di esonero (resta confermato che non sussiste l’obbligo di possedere la CQC per i conducenti di veicoli che trasportano materiale o attrezzature utilizzati nell’esercizio della propria attività a condizione che la guida del veicolo non costituisca l’attività principale del conducente e che questi non risulti assunto con la qualifica di autista);
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·       modalità per il rilascio della CQC per documentazione (si ricorda, infatti, che il 9 settembre 2014 è il termine utile per ottenere un documento comprovante la qualificazione di tipo CQC per documentazione per il trasporto di cose);
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·       duplicato della CQC (per deterioramento, distruzione, sottrazione o smarrimento);
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·       qualificazione iniziale e periodica dei conducenti (requisiti dei docenti, soggetti e enti abilitati, programmi dei corsi, rilevazione delle presenze e delle assenze, esame);
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·       gestione dei punti della CQC degli esami di revisione e della revoca.
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Rifiuti si al DM che esclude dal Sistri le imprese con meno di dieci dipendenti

Il ministro dell’Ambiente ha dato l’ok all’atteso decreto che prevede l’obbligo del Sistri solo per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che abbiano più di 10 dipendenti. Nei prossimi giorni la pubblicazione in GU

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si rimanda alla lettura della circolare pubblicata nell'area riservata

Province e città metropolitane cosa cambia con la Legge 56/2014

Una nota Ance illustra e commenta i contenuti del nuovo ordinamento relativo a province e città metropolitane, in vigore dall’8 aprile scorso. Analizzate in particolare la nuova ripartizione delle funzioni tra i due enti in vista della definitiva abolizione delle province e la ridefinizione della disciplina delle unioni di comuni

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Nell' area riservata è pubblicata la relativa circolare

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Emergenza abitativa: in GU il decreto casa del Governo

Il provvedimento interviene sulla questione dell'emergenza abitativa attraverso una serie di misure finalizzate ad incentivare l’acquisto e la locazione principalmente a canone sociale e concordato, oltre ad alcune disposizioni a favore dell’edilizia residenziale pubblica

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Per maggiori informazioni rimandiamo alla lettura della circolare pubblicata nell'area riservata

Dia:illegittimo il provvedimento inibitorio assunto oltre trenta giorni

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Deve ritenersi illegittimo per violazione di legge ed eccesso di potere ai sensi del comma 6 dell’articolo 23 del DPR n. 380/2001 (vedi anche comma 6-bis dell’art. 19 L. 241/90) il provvedimento comunale recante l’inibitoria di un intervento edilizio sottoposto a Dia adottato oltre il termine di trenta giorni dalla presentazione della relativa domanda (nel caso di specie la Dia era stata presentata al Comune in data 4 dicembre 2012, la stessa si sarebbe perfezionata quindi il 3 gennaio 2013, mentre il provvedimento in questione, recante l'inibitoria dell'intervento, risulta datato  4 gennaio 2013, protocollato il 7 gennaio 2013 e ricevuto dall'interessato in data 16 gennaio 2013).
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Tale principio è stato affermato nella sentenza del TAR Lazio n. 194 dell’11/3/2014 che ha annullato il provvedimento inibitorio specificando come eventualmente il Comune, ricorrendone le condizioni, avrebbe dovuto agire nel rispetto della procedura di autotutela  indicata dall’art. 21-nonies della l. 241/90.
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 Il Tar Lazio, infine, ha anche ricordato che secondo la giurisprudenza prevalente (tra cui T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. II, 4 aprile 2012, n. 990; T.A.R. Puglia, Lecce, Sez. I, 15 gennaio 2009, n. 54) nell'ipotesi della Dia in materia edilizia il termine di trenta giorni entro il quale deve riscontrarsi l'assenza di una o più delle condizioni dettate per l'intervento, va identificato facendo riferimento alla data di adozione del provvedimento inibitorio.
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