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Fatturazione elettronica - Le modalità applicative nelle slides di Confindustria

Emissione e conservazione della fatturazione elettronica nei confronti della P.A., in vigore dal 6 giugno 2014, ed ulteriori profili applicativi della disciplina.
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Questo il contenuto dell’intervento della dr.ssa Lucia Pace e del dott. Raffaele Corso di Confindustria (rispettivamente, Area Credito e Finanza ed Area Politiche Fiscali), durante la Commissione Referente Economico – Fiscale Tributario dell’ANCE tenutasi lo scorso 11 giugno.
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Come noto, l’obbligo di fatturazione elettronica è scattato dal 6 giugno 2014 per le fatture emesse nei confronti dei Ministeri, delle Agenzie fiscali (ad es. l’Agenzia delle Entrate), e degli Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, come individuati nell’elenco ISTAT[1].
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Diversamente, per le fatture emesse nei confronti delle altre P.A. (ad es. la Presidenza del Consiglio dei Ministri) nonché delle Amministrazioni locali (ad es., Regioni, Province e Comuni), la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria dal 31 marzo 2015.
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Quest’ultimo termine, originariamente fissato al 6 giugno 2015, è stato anticipato dall’art.25 del D.L. 66/2014 (attualmente all’esame della Camera dei Deputati per la relativa conversione in legge – atto n.2433/C).
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Il D.L. 66/2014 ha, poi, previsto l’obbligo di indicare nelle fatture elettroniche relative a contratti pubblici i codici CIG (codice identificativo di gara) e CUP (codice unico di progetto – art.25, co.2, lett.a), pena il mancato pagamento del corrispettivo da parte delle P.A. [2].
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Al riguardo, in sede di conversione in legge del D.L. 66/2014, è stato precisato che:
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-        il codice CIG non è obbligatorio nella fattura elettronica, nell’ipotesi in cui tale indicazione sia esclusa anche nelle transazioni finanziarie verso la P.A., ai sensi di quanto previsto dalla determinazione dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture 7 luglio 2011, n.4[3];
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-        i predetti codici CIG e CUP debbano essere inseriti, a cura della P.A., nei contratti relativi a lavori, servizi e forniture sottoscritti con gli appaltatori nell’ambito della clausola di cui all’art.3, co.8, della legge 136/2010[4], la quale deve riportare espressamente che le parti sono obbligate ad apporre tali codici sulle relative fatture elettroniche, ai sensi dell’art.25 del D.L. 66/2014.
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A seguito della conversione in legge del D.L. 66/2014, l’ANCE provvederà ad aggiornare con le predette novità il proprio Dossier operativo, relativo alla nuova disciplina della fatturazione elettronica.

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[1] Si tratta dell’elenco aggiornato annualmente, entro il 31 luglio, ai sensi dell’art.1, co.5, della legge 311/2004 (cfr. elenco ISTAT pubblicato nella G.U. 229 del 30 settembre 2013).
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[2]  Tale ulteriore ipotesi si aggiunge alla già vigente esclusione dall’obbligo di inserire in fattura il codice CIG, prevista dal medesimo D.L. 66/2014, qualora l’operazione nei confronti della P.A. si ponga al di fuori dell’ambito applicativo della legge 13 agosto 2010, n.136, in materia di tracciabilità dei flussi finanziari in funzione antimafia.
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Sotto tale profilo, si evidenzia che i predetti casi di esclusione sono indicati nella tabella 1, allegata al D.L. 66/2014, ed aggiornata con Decreto del Ministro dell’economia e finanze, sentita l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
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Anche tale ulteriore disposizione è stata inserita in corso di conversione in legge del D.L. 66/2014.
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[4]Legge 13-8-2010 n. 136 - Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia.
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(omissis)
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Art. 3 (Tracciabilità dei flussi finanziari)
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(omissis)
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8. La stazione appaltante, nei contratti sottoscritti con gli appaltatori relativi ai lavori, ai servizi e alle forniture di cui al comma 1, inserisce, a pena di nullità assoluta, un'apposita clausola con la quale essi assumono gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla presente legge. L'appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell'inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui al presente articolo ne dà immediata comunicazione alla stazione appaltante e alla prefettura-ufficio territoriale del Governo della provincia ove ha sede la stazione appaltante o l'amministrazione concedente.
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(omissis)
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Al via l’edizione 2014 del “Premio Imprese per la sicurezza” organizzato da Confindustria e INAIL

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Al via la terza edizione del "Premio Imprese per la sicurezza", organizzato da Confindustria e INAIL con la collaborazione tecnica di APQI (Associazione Premio Qualità Italia) e Accredia ( Ente Italiano di Accreditamento).
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Scopo del Premio è quello di creare cultura di impresa in tema di salute e sicurezza e di diffondere le prassi migliori, premiando le imprese che si distinguono per l'impegno concreto in materia di salute e sicurezza e per i risultati gestionali conseguiti verso il miglioramento continuo.
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Al contempo, la partecipazione al Premio offre alle imprese la possibilità di effettuare un check-up approfondito sulla loro situazione in materia di sicurezza.
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Possono partecipare al Premio imprese produttrici di beni e servizi, anche non iscritte a Confindustria, con riferimento a tutti gli stabilimenti con sede in Italia. La partecipazione, gratuita, è consentita alle singole imprese (anche appartenenti a gruppi), mentre è esclusa la partecipazione a gruppi di imprese o a singoli settori, funzioni o unità di un’impresa.
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È inoltre richiesto che l'impresa e l'imprenditore:
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  • siano in regola con gli obblighi contributivi di cui al Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C);
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  • non siano in stato di liquidazione volontaria, né sottoposti ad alcuna procedura concorsuale;
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  • non abbiano riportato negli ultimi cinque anni condanne in sede penale in materia di salute e sicurezza sul lavoro e non abbiano procedimenti penali, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, avviati negli ultimi due anni ad esclusione di quelli sospesi ai sensi del D. Lgs. 758/94.
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Le categorie dei premi, consistenti in onorificenze simboliche, sono suddivise per tipologia di rischio (alto o medio-basso) e per dimensione aziendale, come di seguito definite:
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  • imprese con un numero di dipendenti minore o uguale a 50;
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  • imprese con un numero di dipendenti compreso tra 51 e 250;
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  • imprese con un numero di dipendenti oltre 250.
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Per ogni categoria, i premi saranno assegnati in funzione della fascia di punteggio ottenuto: Award alla fascia più elevata e Prize a quella immediatamente successiva.
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Verranno inoltre assegnate menzioni per le imprese che hanno sviluppato progetti specifici, ad esempio in tema di formazione/informazione dei lavoratori, gestione degli appalti/subappalti o progetti innovativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
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Due sono le fasi in cui si articola il Premio:
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Fase di selezione 1 - Le imprese sono invitate a registrarsi e a compilare un questionario on-line. Alla fine della compilazione ogni impresa riceverà il risultato raggiunto ed il posizionamento ottenuto rispetto alle altre aziende.
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Fase di selezione 2 – Alle imprese che avranno ottenuto i migliori posizionamenti nella Fase 1 sarà richiesta la stesura di un’Application guidata (corredata da un apposito testo e da una check-list). Le imprese, selezionate in base ad una valutazione delle application ricevute, saranno successivamente coinvolte in un approfondito processo di valutazione, attraverso la richiesta di ulteriore documentazione (ad esempio copia o estratto del documento di valutazione dei rischi, registro infortuni, ecc.) e visite in loco da parte di team di valutatori esperti (appartenenti a Confindustria, INAIL, APQI e Accredia). Le imprese che saranno selezionate danno disponibilità ad elaborare una presentazione della loro esperienza ai fini dell’inserimento nella sezione buone pratiche del portale INAIL - canale sicurezza.
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Per partecipare al Premio è quindi necessario compilare in ogni sua parte il modulo di registrazione disponibile nella pagina dedicata del sito di Confindustria, prima di procedere con la compilazione del questionario on-line accessibile dalla stessa pagina.
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Saranno ammessi solo i questionari pervenuti entro e non oltre la data del 5 luglio 2014.
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La premiazione avverrà nel mese di dicembre 2014.
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IMU e TASI - Simulazione di calcolo

 I contribuenti  italiani sono chiamati a versare la nuova TASI. L'ANCE propone alcune valutazioni, sulla base delle regole di 2 comuni presi a campione: Napoli e Reggio Emilia

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La circolare è pubblicata nell'area riservata

TASI - Definiti i termini di versamento per il 2014 - D.L. 88/2014

Nuovi termini di versamento della TASI - D.L. 88-2014. I commenti dell'ANCE

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Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura della circolare pubblicata nell'area riservata

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