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1.000 cantieri per lo sport: mutui a tasso zero per 150 milioni di euro

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La Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) hanno recentemente attivato il piano “1.000 cantieri per lo sport” al fine di incentivare gli interventi di manutenzione, ristrutturazione o costruzione ex-novo di impianti sportivi di base.
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Il progetto prevede la possibilità di attivare mutui a tasso zero per 150 milioni di euro più 44 milioni di abbattimento degli interessi destinati a:
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·        500 spazi sportivi scolastici;
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·        500 impianti sportivi di base pubblici e privati.
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Il 24 novembre u.s. è partito la prima parte del progetto rivolto ai primi 500 interventi negli impianti sportivi scolastici.
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A partire da quella data Comuni e Province possono richiedere un contributo per l’abbattimento totale degli interessi su un mutuo da contrarre con l’Istituto per il Credito Sportivo dell’importo massimo di 150.000 euro e di durata massima di 15 anni.
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Le risorse complessivamente previste per la prima fase ammontano a 75.000.000 di euro e sono ripartite a livello regionale sulla base della popolazione in età scolare ed operando un incremento del 10% degli interventi nelle regioni del Sud che presentano un maggiore deficit in infrastrutture sportive scolastiche.
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REGIONE
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N. Interventi
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Plafond (Euro)
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Lombardia
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72
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10.800.000
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Campania
\r\n
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64
\r\n
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9.600.000
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Sicilia
\r\n
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51
\r\n
\r\n
7.650.000
\r\n
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Lazio
\r\n
\r\n
45
\r\n
\r\n
6.750.000
\r\n
\r\n
Puglia
\r\n
\r\n
41
\r\n
\r\n
6.150.000
\r\n
\r\n
Veneto
\r\n
\r\n
37
\r\n
\r\n
5.550.000
\r\n
\r\n
Emilia Romagna
\r\n
\r\n
34
\r\n
\r\n
5.100.000
\r\n
\r\n
Piemonte
\r\n
\r\n
30
\r\n
\r\n
4.500.000
\r\n
\r\n
Toscana
\r\n
\r\n
28
\r\n
\r\n
4.200.000
\r\n
\r\n
Calabria
\r\n
\r\n
19
\r\n
\r\n
2.850.000
\r\n
\r\n
Sardegna
\r\n
\r\n
13
\r\n
\r\n
1.950.000
\r\n
\r\n
Marche
\r\n
\r\n
12
\r\n
\r\n
1.800.000
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\r\n
Liguria
\r\n
\r\n
10
\r\n
\r\n
1.500.000
\r\n
\r\n
Abruzzo
\r\n
\r\n
10
\r\n
\r\n
1.500.000
\r\n
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Trentino Alto Adige
\r\n
\r\n
9
\r\n
\r\n
1.350.000
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Friuli Venezia Giulia
\r\n
\r\n
8
\r\n
\r\n
1.200.000
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Umbria
\r\n
\r\n
7
\r\n
\r\n
1.050.000
\r\n
\r\n
Basilicata
\r\n
\r\n
6
\r\n
\r\n
900.000
\r\n
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Valle d’Aosta
\r\n
\r\n
2
\r\n
\r\n
300.000
\r\n
\r\n
Molise
\r\n
\r\n
2
\r\n
\r\n
300.000
\r\n
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TOTALE
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500
\r\n
\r\n
75.000.000
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L’importo massimo per ogni intervento è di 150.000 euro erogato come mutuo di durata massima di 15 anni da contrarre con l’ICS.
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Nel caso in cui l’intervento superi la cifra, la parte restante potrà godere del contributo in conto interessi previsto dai piani operativi dell’Istituto.
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Gli interventi ammessi al contributo in conto interessi riguardano:
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·        ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento, completamento, riconversione, adeguamento tecnologico, manutenzione straordinaria, bonifica dell’amianto, adeguamento delle normative sulla sicurezza e sull’abbattimento delle barriere architettoniche, efficientamento energetico e attrezzatura di spazi e impianti sportivi scolastici esistenti;
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·        realizzazione di nuovi spazi e impianti sportivi scolastici.
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Le domande di contributo devono essere relative ad interventi i cui lavori di realizzazione non siano ancora iniziati al momento della presentazione della domanda e che non abbiano già ottenuto ulteriori contributi pubblici in conto capitale o interessi.
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Nel regolamento, disponibile in allegato, sono definiti tutti i dettagli per la presentazione delle domande di contributi da parte di Comuni e Province.
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Da gennaio 2015 verrà avviata la seconda fase del progetto “1.000 cantieri per lo sport” che riguarda la realizzazione di ulteriori 500 interventi per impianti sportivi di base ai quali saranno destinati ulteriori 75 milioni di euro di mutui a tasso zero. I mutui potranno essere richiesti da enti locali e soggetti privati (società ed associazioni sportive, parrocchie ed enti morali, ecc.) che vogliono ristrutturare o costruire spazi ed impianti sportivi di base.
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In allegato sono disponibili le slide di presentazione dell’iniziativa “1.000 cantieri per lo sport” e il regolamento dell’ICS relativo alla prima fase del progetto.
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Fondo mutui prima casa, on line il modulo per accedere alla garanzia statale

È disponibile on-line il modulo per la richiesta di accesso al Fondo di Garanzia per ottenere la garanzia dello Stato fino al 50% della quota capitale del mutuo per l’acquisto - o l’acquisito e ristrutturazione energetica – della prima casa, purché il mutuo non superi l’importo di 250mila euro.
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Il modulo dovrà essere presentato direttamente in banca che, a sua volta, lo dovrà inviare alla Consap Spa, la società pubblica incaricata della gestione del Fondo.
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Le domande potranno essere presentate da fine dicembre, solo dopo che la banca avrà assicurato l’operatività a favore della propria clientela.
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L’elenco delle banche aderenti è disponibile sul sito dell’Abi e su quello di Consap.
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DL 133/2014 (L.164/2014)art. 17 Frazionamento e accorpamento delle unità immobiliari - Riflessi IVA

La nuova definizione di "manutenzione straordinaria" del "decreto Sblocca-Italia" ed i suoi riflessi sull'IVA. Questo il tema approfondito dall'ANCE, all'indomani della pubblicazione in GU della legge di conversione n. 164/2014

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Vi rimandiamo, per i dettagli, come di consueto ,alla lettura della circolare  n. 68 pubblicata nell'area riservata ai Soci

Detrazione 50% - Caldaie a biomasse nell'ambito di ristrutturazioni edilizie senza demolizione

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Per la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a biomassa, nell’ambito di ristrutturazione edilizia senza demolizione, ma con ampliamento, non è possibile fruire del bonus IRPEF/IRES del “65%”(risparmio energetico), ma viene riconosciuta l’applicabilità della detrazione IRPEF del “50%” (recupero edilizio).
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Questo il chiarimento contenuto nella risposta all’Interrogazione parlamentare n. 5-03940 del sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, durante il recente question time che si è svolto presso la Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.
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Come noto, gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore a biomassa beneficiano della detrazione IRPEF/IRES del cd. “55%”[1], ai sensi dell’art. 1, comma 344 della legge 296/2006, che agevola gli interventi cd. di “riqualificazione globale” volti ad ottenere la riqualificazione energetica dell’edificio.
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A tal riguardo, l’Agenzia delle Entrate, nella C.M. 36/E del 2007 ha precisato che nelle ipotesi di “riqualificazione globale” non è specificato quali opere o impianti occorre realizzare per raggiungere le prestazioni energetiche richieste, essendo l’intervento definito in funzione del risultato che lo stesso deve conseguire in termini di riduzione del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale dell’intero fabbricato.
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Diversamente, con la R.M. 4/E del 2011, è stato chiarito che la detrazione è esclusa per gli interventi di ristrutturazione ed ampliamento, sempre senza demolizione, che raggiungano la “riqualificazione globale” dell’edificio, in quanto, per questi ultimi, la detrazione è subordinata al rispetto di determinati requisiti di “risparmio energetico”[2], da calcolarsi con riferimento all’intero edificio, comprensivo, quindi, anche della porzione ottenuta dall’ampliamento.
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Sul punto, con l’interrogazione in oggetto, si è da ultimo espresso il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti che, con riferimento a tale fattispecie, ha:
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·       confermato l’inapplicabilità della detrazione del 65%, perché nelle ipotesi di ristrutturazione con ampliamento, la diversità dell’edificio prima e dopo l’intervento, non consente di misurare correttamente il “risultato energetico” ottenuto, in quanto il confronto non avviene tra elementi omogenei;
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·       riconosciuto l’applicazione della detrazione del 50%[3], limitatamente alla quota parte delle spese dell’impianto (compresa la caldaia), riferibili alla porzione di edificio esistente[4].
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[1] In merito, oltre all’applicazione per tutto il 2014 , il nuovo DdL di Stabilità 2015 prevede:
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-     la proroga della detrazione IRPEF/IRES per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti (cd. 55%), che si applicherà ancora nella misura del 65% per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015, anche con riferimento ai lavori su parti comuni condominiali.
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-     la proroga del potenziamento della detrazione IRPEF per il recupero degli edifici residenziali (cd. 36%), che si applicherà ancora nella misura del 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015;
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-     la proroga della detrazione IRPEF per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, destinati ad abitazioni ristrutturate, che si applicherà ancora, per un importo massimo di spesa di 10.000 euro, nella misura del 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015.
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[2] Di cui all’Allegato A del D.M. 11 marzo 2008.
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[3]In merito, aisensi dell’art. 16-bis, co. 1, lett. h, del D.P.R. 917/1986 – TUIR, sono agevolabili le spese relative alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.
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[4] A tal riguardo si ricorda che le spese agevolate sono individuate con criteri oggettivi che devono tener conto dei fabbisogni energetici, così come individuati dal D. Lgs. n. 28/2011 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77CE e 2003/30/CE).
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