E' stata sbloccata la quarta annualità (2013) del Fondo statale per la prevenzione del rischio sismico, istituito dall'articolo 11 del D.L. 28 aprile 2009, n. 39, recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo.
\r\nLo stanziamento, pari a 195,6 milioni di euro, verrà speso secondo la disciplina contenuta nell’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 171 del 19 giugno 2014 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2014).
\r\nGli edifici scolastici pubblici sono ammessi ai contributi fino ad un massimo del 40% della quota destinata agli interventi di cui alle presenti lettere b) e c), dedotto l'importo destinato dalle regioni agli interventi sugli edifici privati, con priorità per quegli edifici che nei piani di emergenza di protezione civile ospitano funzioni strategiche.
\r\nE’ anche consentita la delocalizzazione degli edifici oggetto di demolizione e ricostruzione, nei casi in cui sia garantito, ad invarianza di spesa, un maggiore livello di sicurezza sismica, con contestuale divieto di ricostruzione nel sito originario e un miglioramento di efficienza del sistema di gestione dell'emergenza, eventualmente valutato attraverso l'analisi della Condizione Limite per l'Emergenza di cui all'articolo 18 dell’Ordinanza.
\r\nc) Interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati;
\r\nd) Interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio sismico.
\r\nLa Commissione per gli Interpelli, di cui all’articolo 12 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Testo unico sulla sicurezza), ha risposto a un quesito formulato dall’Ance in merito al numero massimo di partecipanti ai corsi di aggiornamento tecnico-pratici di cui al decreto interministeriale 4 marzo 2013.
\r\nQuest’ultimo decreto individua, ai sensi dell’articolo 161, comma 2-bis, del Testo unico, i criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare.
\r\nAll’Allegato II, il decreto definisce i requisiti dei corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alla pianificazione, al controllo e all’apposizione della segnaletica stradale per le suddette attività lavorative.
\r\nAl punto 10 “Modulo di aggiornamento” dell’Allegato II, è stabilito che "l'aggiornamento della formazione dei lavoratori di cui al punto 2 va garantito, alle condizioni di cui al presente allegato, ogni quattro anni per mezzo di un corso teorico-pratico di durata minima di 3 ore, di cui 1 ora di contenuti tecnico-pratici, in caso di modifiche delle norme tecniche”.
\r\nIl punto 5 dello stesso Allegato fissa il numero dei partecipanti per ogni corso ad un massimo di 25 unità, prevedendo tuttavia il vincolo che "per le attività addestrative pratiche il rapporto istruttore/allievi non deve essere superiore al rapporto di 1 a 6 (almeno 1 docente ogni 6 allievi)”.
\r\nIl quesito posto dall’Ance è volto a chiarire che per l’ora di contenuti tecnico-pratici prevista per il corso di aggiornamento vale il requisito del numero massimo di partecipanti pari a 25 unità, e non il rapporto istruttore/allievi di 1 a 6.
\r\nLa Commissione ha puntualizzato che il contenuto tecnico-pratico previsto nel corso di aggiornamento, della durata di un’ora, qualora non si concretizzi in attività svolte direttamente dal discente e relative alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale, non è da ritenersi “attività addestrative pratiche”, pertanto in tal caso non opera il vincolo del rapporto di 1 a 6.
\r\nPer i cui contenuti del decreto 4 marzo 2013 “Nuovo decreto sulla segnaletica stradale per attività lavorative in presenza di traffico veicolare”
\r\nSi segnala inoltre la risposta della Commissione a un altro quesito, posto dall’Associazione Nazionale Imprese Edili Manifatturiere, in merito alle responsabilità, in materia di sicurezza sul lavoro, delle imprese esecutrici e dell’impresa affidataria.
\r\nIn particolare, la Commissione risponde a quattro punti precisando che:
\r\n- all’interno di un cantiere possono essere presenti più imprese affidatarie in quanto il Committente può stipulare diversi contratti, ognuno con un’impresa affidataria diversa;
\r\n- l’impresa affidataria, come definita all’articolo 89 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., può eseguire direttamente l’opera impegnando proprie risorse umane e materiali, o, viceversa, appaltare l’intera opera o parte di essa ad imprese subappaltatrici e/o a lavoratori autonomi, limitandosi a gestire le imprese subappaltatrici verificando le condizioni di sicurezza dei lavori affidati;
\r\n- i criteri per la valutazione, effettuata dal committente, dell’idoneità tecnico-professionale delle imprese, variano a seconda del fatto che queste siano solo imprese affidatarie o anche imprese esecutrici. Per le imprese solo affidatarie, tale idoneità consiste nel possesso di capacità organizzative, per le imprese affidatarie ed anche esecutrici l’idoneità comprende anche la disponibilità di proprie risorse umane e materiali in relazione all’opera da realizzare;
\r\n- le modalità e l’assiduità, con cui il datore di lavoro dell’impresa affidataria organizza l’attività di verifica delle condizioni di sicurezza dei lavori affidati alle imprese esecutrici e/o ai lavoratori autonomi, devono essere valutate dal medesimo datore di lavoro tenendo conto di vari parametri tra cui, a titolo esemplificativo: la complessità dell’opera, le varie fasi di lavoro, l’evoluzione e le caratteristiche dei lavori messi in atto dalle imprese esecutrici.
\r\nIn allegato i testi dei due interpelli
\r\n\r\nE' a disposizione degli associati un dossier regionale che raccoglie, nel dettaglio ed in sintesi, le informazioni relative a questa prima fase del programma di edilizia scolastica e rappresenta uno strumento agevole di informazione delle imprese associate sui progetti finanziati.
Carmelo Salamone (Civiesse Srl) è stato eletto dall'Assemblea nuovo Presidente dell'Ance Sezione di Agrigento che dichiara:
\r\n"L'indotto dell'edilizia da sempre ad Agrigento ha rappresentato fonte di reddito e benessere per diverse migliaia di famiglie attraverso le Imprese ed i lavoratori che con esse hanno concorso a generare benessere sociale. La crisi si affronta non con il lamento ma con le proposte che insieme alle altre parti sociali alimenteremo nell'ottica di migliorare il nostro futuro".
\r\nDel nuovo Comitato fanno parte:
\r\nGeom. Fabio IACOPELLI Vice Presidente-Tesoriere (Iacopelli Immobiliare Sas), Geom.Giovanni GRACEFFA Vice Presidente (Graceffa S.r.l.),
Geom.Giuseppe ARNONE (Icam S.r.l.), Geom.Luigi COSTANZA (F.lli Costanza S.r.l.), Geom.Antonio GALVANO (Comega S.r.l.), Dott.Andrea MESSINA (ANME S.r.l.), Geom.Riccardo MESSINA, (Messina Costruzioni S.r.l.), Sig. Dario SCIARA (Incos S.r.l.), Dott.Tommaso SCIARA (TMG Costruzioni S.r.l.), Rag.Vincenzo SIRACUSA (omonima ditta), Geom.Piero TIRONE (Sice S.r.l.), Geom.Salvatore ZAMMUTO ( Z.Costruzioni S.r.l.).
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