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SCIA 2: OK definitivo del Consiglio dei Ministri

Nella seduta del 24 novembre 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo recante “Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti” cd. SCIA 2. Il provvedimento successivamente sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
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Il decreto legislativo, in attuazione della delega contenuta nell’articolo 5 della Legge 7 agosto 2015, n.124 (Riforma della Pubblica amministrazione), interviene in maniera rilevante nella materia edilizia attraverso:
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-          un riordino della normativa contenuta nel Dpr 380/2001 e l’introduzione di alcune semplificazioni (es. SCIA per l’agibilità);
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-          una ricognizione delle attività oggetto di comunicazione, segnalazione, silenzio assenso o titolo espresso (elencate in una tabella allegata al provvedimento);
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-          la previsione dell’adozione di un glossario unico (che dovrebbe individuare per ciascuna tipologia di intervento il necessario titolo e regime amministrativo).
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Si rinvia ad un commento più dettagliato ed approfondito non appena il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta.
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In Gazzetta il Regolamento edilizio tipo

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 16 novembre 2016, n. 268 l’Intesa del 20 ottobre 2016 con la quale il Governo, le Regioni e i Comuni hanno adottato lo schema di regolamento edilizio tipo.
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Le Regioni avranno tempo fino ad aprile 2017 per procedere alla relativa attuazione. Poi saranno i Comuni che dovranno a loro volta adeguarsi nei tempi e con le modalità stabilite dalle stesse Regioni.
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Pertanto entro il prossimo anno si dovrebbe ragionevolmente definire l’adeguamento  finalizzato alla semplificazione degli attuali regolamenti edilizi comunali.
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La Cassazione ribadisce la responsabilità solidale tra impresa e direttore lavori

La sentenza n. 18521 del 21 settembre 2016 emessa dalla Corte di Cassazione, sez. II civile, ribadisce il principio, già noto in giurisprudenza, della responsabilità solidale tra direttore lavori e impresa appaltatrice.
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Entrambi rispondono dei danni causati al committente dei lavori in conseguenza delle proprie inadempienze o violazioni di norme quando le rispettive “negligenze”, pur se autonome l’una dall’altra, abbiano però concorso a determinare l’evento dannoso. Nel caso di specie l’opera appaltata presentava alcuni gravi difetti riconducibili alla casistica dell’articolo 1669 del codice civile per i quali il condominio committente aveva chiesto il risarcimento danni. La Cassazione ha ritenuto legittima la condanna in solido del direttore lavori in quanto, anche se egli non aveva causato direttamente il danno, aveva però rilevato la presenza dei suddetti vizi soltanto sei mesi dopo l’ultimazione dei lavori e la consegna dell’immobile da parte dell’impresa con ciò incidendo sui danni complessivi arrecati al committente.
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Ambiente: in G.U. i decreti su immersione in mare di materiali da scavo e dragaggi nei SIN

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 208 del 2016 due decreti del ministero dell’Ambiente che disciplinano, rispettivamente, le operazioni di dragaggio nei Siti di Interesse Nazionale (SIN) oggetto di bonifica (DM 15 luglio 2016, n. 172)  e le immersioni in mare dei materiali di scavo dei fondali marini (DM 15 luglio 2016, n. 173).
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I decreti, come chiarito dal ministro Galletti, sono finalizzati a favorire gli interventi di risanamento dei fondali attraverso la predisposizione di un quadro di regole certe ed uniformi a livello nazionale e la semplificazione delle relative procedure.
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DM 172/2016: attività di dragaggio nei Siti di Interesse Nazionale
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Il decreto disciplina le modalità e le norme tecniche per la realizzazione delle operazioni di dragaggio nelle aree portuali e marino costiere, poste all’interno di siti di bonifica di interesse nazionale. Viene, in particolare, chiarito che gli interventi di dragaggio devono essere realizzati secondo modalità tali da prevenire o ridurre al minimo gli impatti sull'ambiente circostante, escludendo ogni deterioramento significativo e misurabile delle risorse naturali interessate.
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DM 173/2016: immersione in mare dei materiali da scavo
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Il decreto regolamenta le modalità per il rilascio dell’autorizzazione per l’immersione in mare di materiali di scavo di fondali marini o salmastri o di terreni litoranei emersi, ai sensi del dell’art. 109, comma 2, del D.Lgs. 152/2006. Vengono, altresì, fissati i criteri omogenei, su tutto il territorio nazionale, per l’utilizzo di tali materiali ai fini delle operazioni di ripascimento ovvero all’interno di ambienti definiti.
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L’entrata in vigore di entrambi i decreti è prevista per il 21 settembre 2016.
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In allegato:
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