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Decreto Spending review. Misure fiscali

Taglio del 10% delle aliquote Irap a favore delle imprese, “bonus” in busta paga fino a 80 euro per i dipendenti con reddito entro i 26.000 euro, misure su fatturazione elettronica, rivalutazione dei beni d’impresa e compensazione dei crediti commerciali vantati nei confronti della pa. Queste le principali novità fiscali per il settore delle costruzioni, illustrate e commentate dall’Ance, del decreto sulla “Spending review” già pubblicato in Gazzetta

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Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura della circolare pubblicata nell'area riservata

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Pagamenti alle imprese: sbloccati 2 miliardi per gli enti locali senza cassa

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Altro giro, altra corsa per la giostra delle anticipazioni di liquidità che servono a Comuni e Province per pagare i loro vecchi debiti nei confronti dei fornitori. La Conferenza Stato-Città ha approvato infatti il nuovo Addendum alla convenzione con la Cassa depositi e prestiti, e le amministrazioni locali avranno tempo fino al 31 maggio per inviare le richieste di aiuto alla Cassa. In ballo ci sono due miliardi di euro, per circa 1,3 miliardi destinati ai Comuni e per il resto alle Province, e serviranno a onorare due tipologie di debiti: quelli di parte corrente e di conto capitale «certi, liquidi ed esigibili» al 31 dicembre 2012, o comunque accompagnati da fattura e richiesta equivalente di pagamento entro la stessa data, e i debiti fuori bilancio che entro fine 2012 presentavano i requisiti per il riconoscimento, anche se sono stati ufficialmente
riconosciuti solo successivamente.
I provvedimenti approvati dalla Conferenza Stato-Città traducono in pratica l'articolo 13 del decreto 102/2013, che ha previsto la seconda tornata del meccanismo sblocca-debiti da parte del Governo Letta. Le procedure, quindi, sono le stesse della prima tornata, e impongono alle amministrazioni di effettuare i pagamenti entro 30 giorni dall'arrivo dell'anticipazione e di certificare il tutto alla Cdp, aggiornando anche il piano dei pagamenti che va pubblicato sul proprio sito istituzionale. Insieme all'anticipazione andrà siglato anche un piano di rientro, che può durare fino a 20 anni: come mostrano le elaborazioni effettuate dall'Ance, l'associazione nazionale dei costruttori edili, sulla prima tranche di anticipazione, la quasi totalità delle amministrazioni (quasi 1.400) che finora hanno bussato alla porta della Cassa depositi e prestiti ha scelto di sfruttare tutto il periodo concesso per restituire l'anticipazione, e solo un'esigua minoranza ha scritto piani di rientro più brevi.
Sempre in Conferenza Stato-Città è stato dato il via libera al decreto del Viminale, ora alla firma del ministro dell'Interno Angelino Alfano, che proroga al 31 luglio i termini di approvazione dei bilanci preventivi 2014 degli enti locali. La proroga era stata già votata dalla Camera nella legge di conversione del «salvaRoma» ter, che ora attende l'esame del Senato, ma l'articolo 151 del Testo unico degli enti locali prevede che il rinvio dei termini per i bilanci preventivi sia deciso per decreto dal Viminale: con la firma di Alfano, dunque, la nuova data diventerà ufficiale, senza bisogno di attendere Palazzo Madama.
I nuovi termini fanno perdere il carattere di «indifferibilità» all'approvazione dei preventivi negli oltre 4.100 Comuni che vanno al voto il prossimo 25 maggio, e che potrebbero comunque decidere di procedere ugualmente. La proroga, del resto, è stata decisa prima di tutto per loro, anche se la nuova data non sembra sufficiente: soprattutto nei Comuni che andranno al ballottaggio, tra proclamazione degli eletti, definizione della Giunta e avvio dei lavori si arriverà tranquillamente a metà luglio, e per sciogliere i rebus di Tasi e Iuc in genere, scrivere la proposta di bilancio, sottoporla al consiglio e votarla non basteranno poche settimane. Il rinvio a fine settembre, destinato a replicare l'incertezza fiscale degli ultimi anni, appare insomma già in cantiere.

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Fatturazione elettronica nei confronti della P.A.- Aggiornato il Dossier ANCE

Nuovo aggiornamento del Dossier ANCE sulla fatturazione elettronica nei confronti della P.A., alla luce delle ulteriori indicazioni operative emanate dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
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Si tratta, in particolare, delle specifiche tecniche relative, rispettivamente, al Sistema di Interscambio (SdI – www.fatturapa.gov.it)[1], che consente di procedere all’invio delle fatture elettroniche, ed all’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA – www.indicepa.gov.it), che identifica gli uffici della P.A. deputati in via esclusiva alla ricezione delle stesse, mediante un apposito codice[2].
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Le specifiche tecniche tengono conto della Circolare congiunta 31 marzo 2014, n.1 del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e finanze e del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha fornito le prime linee guida sull’applicabilità di tale modalità di fatturazione.
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Come noto, in attuazione della normativa comunitaria (Direttiva 2010/45/UE), l’art.1, co. 209-214 della legge 244/2007 (legge Finanziaria 2008) prevede l’introduzione graduale:
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  • dell’obbligo di fatturazione, in forma elettronica, delle operazioni eseguite nei confronti di Pubbliche amministrazioni.
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In particolare, la fattura elettronica diventerà obbligatoria:
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-       dal 6 giugno 2014, per le fatture emesse nei confronti dei Ministeri, delle Agenzie fiscali (ad es. l’Agenzia delle Entrate), e degli Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale, come individuati nell’elenco ISTAT, allegato in estratto;
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-       dal 6 giugno 2015, per le fatture emesse nei confronti delle altre P.A.(ad es. la Presidenza del Consiglio dei Ministri), ad eccezione delle Amministrazioni locali (ad es. i comuni)[3].
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  • del duplice divieto, da parte della P.A., di accettazione di fatture emesse in forma cartacea e di pagamento delle stesse.
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In attuazione delle citate disposizioni della legge Finanziaria 2008 è successivamente intervenuto il D.M. 3 aprile 2013, n.55 (in vigore dal 6 giugno 2013)[4].
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Si evidenzia, a tal riguardo, che nel D.M. 55/2013 è contenuta una schematizzazione del meccanismo di trasmissione e ricezione della fattura elettronica.
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Alla luce delle indicazioni contenute nelle specifiche tecniche SdI ed IPA, l’ANCE ha provveduto ad aggiornare il Dossier operativo relativo alla nuova disciplina della fatturazione elettronica[5].
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Al riguardo, si ricorda che le imprese, obbligate ad emettere, dal 6 giugno 2014, le fatture elettroniche, da trasmettere attraverso il nuovo Sistema di Interscambio, possono trovare tutte le modalità operative sul sito istituzionale www.fatturapa.gov.it che dedica, peraltro, un’apposita sezione agli adempimenti a cui sono tenuti i cedenti/prestatori.
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Si sottolinea, ad ogni buon fine, che l’utilizzo della fatturazione elettronica fa salve le disposizioni relative ai termini di pagamento e alla decorrenza degli interessi moratori, previste dal codice dei contratti pubblici e dal D.Lgs. 192/2012.
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Per completezza, si precisa che, per le operazioni nelle quali il committente non sia una P.A. (ad es. contratti di appalto privati), resta ferma la fatturazione in forma cartacea.
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Sul tema, Confindustria sta organizzando un seminario, previsto nel mese di maggio, con approfondimenti sulla nuova disciplina della fatturazione elettronica, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di esperti dell’Agenzia delle Entrate, di Sogei, e dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
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Con successiva comunicazione, l’ANCE informerà la rete associativa sulla data, il programma dei lavori, nonché sulle modalità di partecipazione al seminario, che ha lo scopo di agevolare le imprese sull’utilizzo di tale meccanismo.

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[1] La creazione della piattaforma informatica SdI è stata prevista con il D.M. 7 marzo 2008 (in attuazione dell’art.1, co.212, della legge 244/2007).
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[3]Per quel che riguarda, infatti, le prestazioni eseguite nei confronti delle Amministrazioni locali, gli obblighi di fatturazione elettronica vengono demandati ad uno specifico Decreto ministeriale.
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[4] Si tratta di un Decreto del Ministro dell’economia e finanze, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e semplificazione, d’intesa con la Conferenza unificata.
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Invio Informazioni del medico competente:termine rinviato al 30 aprile

E’ stato rinviato al 30 aprile 2014 il termine fissato per ogni anno dall’art. 40, comma 1, del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., per l’invio telematico, tramite il portale dell’INAIL, delle informazioni relative ai dati aggregati e di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria (secondo il modello di cui all’Allegato 3B del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.), ad opera del medico competente.

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Lo ha comunicato con una nota il Ministero della Salute.

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La precedente scadenza era fissata al termine del primo trimestre dell’anno, ovvero al 31 marzo scorso

D.lgs n. 39/2014. Certificato penale per rapporti di lavoro con minori. Circ min. n. 9/2014

Fornite dal Ministero del lavoro le istruzioni operative in ordine all’obbligo per i datori di lavoro, che intendano impiegare una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, di richiedere il certificato penale.

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