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Ance, Architetti, Geologi e Legambiente presentano #DissestoItalia

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Ance, Architetti, Geologi e Legambiente presenteranno giovedì 6 febbraio alle 11 al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma #DissestoItalia. 
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La prima grande inchiesta multimediale sul dissesto idrogeologico ideata da Next New Media e realizzata grazie alla rete creata da imprenditori, professionisti e ambientalisti. L’obiettivo è quello di fare luce su cause e dimensioni del fenomeno in Italia e proporre soluzioni concrete e condivise.
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 Analisi, immagini, dati e testimonianze raccolte in un reportage di tre mesi attraverso i luoghi simbolo del dissesto del territorio italiano saranno presentati insieme al nuovo Rapporto Ance-Cresme. Uno studio sui rischi ai quali andiamo incontro se non interveniamo con urgenza nella manutenzione del territorio.
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 Ne discuteranno con Sergio Rizzo del Corriere della Sera il Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, il vicepresidente dell'Anci Alessandro Cattaneo, il Professor Salvatore Settis e i presidenti Paolo Buzzetti (Ance), Leopoldo Freyrie (Architetti), Gian Vito Graziano (Geologi) e Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente).
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Abitazione principale – Eliminazione parziale 2a rata IMU 2013 – Legge 5/2014

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Sul Supplemento Ordinario n.9 alla Gazzetta Ufficiale n.23 del 29 gennaio 2014 è stata pubblicata la legge 29 gennaio 2014, n.5, di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 30 novembre 2013, n.133, recante «Disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia».
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Vengono, così, confermate[1]:
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-       l’abolizione della seconda rata dell’IMU per il 2013 sull’abitazione principale e sulle unità immobiliari ad essa equiparate[2] (art.1, co.1 e 9);
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-       nei Comuni che hanno deliberato, per il 2012 e 2013, un aumento dell’aliquota di base, l’obbligo, per i contribuenti, di versamento del 40% dell’IMU risultante dalla differenza tra quanto approvato dal Comune (aliquota e detrazione maggiorate) e l’aliquota e la detrazione di base[3], entro il 24 gennaio 2014[4] (art.1, co.5).
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Infatti, le risorse stanziate con il D.L. 133/2013 non finanziano integralmente[5] il minor gettito derivante dall’eliminazione della seconda rata IMU sull’abitazione principale, ma solo la quota di gettito riferita all’IMU con aliquota base del 4 per mille.
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In ogni caso, resta ferma l’abolizione dell’IMU sull’abitazione principale (e relative pertinenze) a decorrere dal 2014, come previsto dalla legge di Stabilità 2014 (art.1, co.707, della legge 147/2013).
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In merito, si evidenzia che, in fase di conversione in legge del Provvedimento, è stata introdotta un’ulteriore disposizione che esclude l’applicazione di sanzioni ed interessi in caso di insufficiente versamento della seconda rata dell’IMU dovuta per il 2013, nell’ipotesi in cui la differenza venisse versata entro il 24 gennaio 2014 (art.1, co.12-bis).
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Da ultimo, il D.L. 133/2013, convertito, con modificazioni, nella legge 5/2014, conferma le disposizioni relative al versamento della seconda o unica rata d’acconto ai fini IRES e IRAP per il 2013 (in scadenza il 10 dicembre 2013 – al riguardo, cfr. anche il D.M. 30 novembre 2013, che ha ridefinito la misura degli acconti da versare per il 2013 e 2014).
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[2]In estrema sintesi, l’eliminazione della seconda rata IMU riguarda i seguenti immobili:
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-        abitazione principale non di lusso, e relative pertinenze, ad eccezione delle unità immobiliari di lusso, iscritte nelle categorie catastali A/1, A/8 ed A/9;
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-        unità immobiliari delle cooperative edilizie a proprietà indivisa e le relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica;
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-        casa affidata al coniuge a seguito di provvedimenti di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
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-        unità immobiliari equiparate dal Comune all’abitazione principale;
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-        terreni agricoli e i fabbricati rurali strumentali.
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[3]Si ricorda, infatti, che, per l’abitazione principale, l’aliquota di base è fissata al 4 per mille e che i Comuni possono modificarla (in aumento o diminuzione) fino a 2 punti. La detrazione di base è, invece, fissata a 200 euro, con aumento di 50 euro per ogni figlio a carico di età non superiore a 26 anni.
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Analogamente, i Comuni possono aumentare la detrazione per l’abitazione principale (fissata nella misura ordinaria di 200 euro, con la maggiorazione di 50 euro per ogni figlio a carico), nel limite massimo di 400 euro (art.13, co.7 e 10, del medesimo D.L. 201/2011).
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[4]Il termine di versamento, stabilito originariamente il 16 gennaio, è stato prorogato al 24 gennaio 2014 in fase di conversione in legge del D.L. 133/2013.
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[5]L’eliminazione della seconda rata dell’IMU verrà finanziata, tra le altre misure, mediante l’aumento dell’aliquota IRES dovuta dagli operatori del settore finanziario e assicurativo, che, per il 2013, passa dal 27,5% al 36%, con il contestuale aumento, per i medesimi soggetti, della seconda o unica rata d’acconto in misura pari al 128,5%.
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Allarme credito: l’Ance fa appello a Banca d’Italia

L’allarme credito è il tema forte emerso dalla prima riunione del 2014 della Giunta Ance. La burrasca non è passata e, nonostante annunci e buone intenzioni da parte delle banche, i rubinetti del credito non sono ancora stati riaperti né per le famiglie né per le imprese.
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Per questo l’organo dell’Associazione ha dato mandato al Presidente Buzzetti per chiedere alla Banca d’Italia un segnale forte e immediato.
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 “Non serve sollecitare gli istituti di credito a finanziare imprese e famiglie  - sostiene Buzzetti - se poi invece si mettono le stesse banche sotto stretto controllo finanziario e si sottopongono i bilanci a continui stress test. Così non si salvaguarda la solidità delle banche e le risorse non arrivano alle imprese e alle famiglie”.  
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La prova del nove sarà dunque, per i costruttori, l’applicazione dell’accordo Abi-Cdp, che dovrà sbloccare risorse fondamentali per finanziare i mutui destinati all’acquisto della casa. Uno strumento che va sfruttato da subito se vogliamo avere i risultati sperati nel breve periodo

Nuova nozione di “ristrutturazione edilizia” – Applicabilità delle detrazioni fiscali

Un'interrogazione parlamentare chiarisce l'applicabilità della detrazione IRPEF del 50% in caso di ricostruzione del fabbricato con spostamento di lieve entità

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Per maggiori informazioni rimandiamo alla lettura della circolare pubblicata nell'area riservata

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