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Split payment e reverse charge – Interrogazione parlamentare n. 3-01735

Alle richieste di semplificare le procedure e ridurre i tempi di erogazione dei rimborsi IVA, derivanti dall'applicazione dei meccanismi di split payment e reverse charge, il Viceministro Casero frena e ribadisce la loro importanza nella lotta all'evasione fiscale.
Questo il tema affrontato, durante la seduta della Commissione Finanze e tesoro del Senato, nella risposta all'Interrogazione parlamentare n. 3-01735 del 12 marzo 2015 dal Viceministrodell'Economia Casero, in materia di split payment e reverse charge.
In particolare, con la suddetta interrogazione[1], è stato chiesto l'impegno al Governo di semplificare le procedure di rimborso IVA, al fine di mitigare gli indubbi effetti negativi che i suddetti meccanismi hanno prodotto, in termini di liquidità finanziaria, in capo agli operatori economici interessati.
Con riferimento alla "scissione dei pagamenti", nell'interrogazione parlamentare è stata chiesta, altresì, una deroga all'applicabilità di tale meccanismo per tutte le imprese che, a partire dal 31 marzo 2015, dovranno utilizzare la fatturazione elettronica per le operazioni eseguite nei confronti di Pubbliche amministrazioni[2].
L'interrogazione parlamentare in oggetto, infatti, prende le mosse dalla constatazione (secondo l'Osservatorio CNA) che, nel 2015, a seguito dell'applicazione dei nuovi meccanismi di reverse charge e split payment, le imprese che lavorano per la Pubblica amministrazione (pari a circa 2 milioni su tutto il territorio nazionale) soffriranno di un ammanco di cassa mensile, a causa del mancato incasso dell'IVA, pari, complessivamente, a 1,5 miliardi di euro[3].
A tal riguardo, in risposta alla citata interrogazione, il Viceministro Casero ha ribadito l'importanza del nuovo meccanismo di "scissione dei pagamenti" come strumento volto al contrasto delle frodi ed evasioni IVA, al fine di evitare che denaro pubblico (versato a titolo di IVA) possa essere indebitamente trattenuto dai fornitori della P.A.
Con riferimento alla richiesta di semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi di rimborso, Casero evidenzia tutti gli interventi che il Legislatore ha adottato in tal ambito, in particolare:
o aumento a 700.000 euro del limite massimo dei crediti compensabili su base annua (art. 9, co. 2, del DL 35/2013, convertito con modificazioni nella legge 64/2013)[4].
Sul punto, si ricorda che il predetto limite è aumentato a 1.000.000 di euro per le imprese operanti nel settore delle costruzioni, che utilizzano il meccanismo dell'inversione contabile ("reverse charge"), nell'ipotesi in cui il volume d'affari nell'anno precedente sia costituito per almeno l'80% da prestazioni rese in esecuzione di contratti di subappalto[5];
o modifiche alla disciplina dei rimborsi IVA in via prioritaria ai sensi dell'art. 38-bis del D.P.R. 633/1972[6];
o estensione dell'erogazione in via prioritaria per i rimborsi IVA anche ai fornitori le cui operazioni sono assoggettate al meccanismo dello split payment, senza che sia necessario il rispetto dei requisiti fissati dall'art. 2 del D.M. 22 marzo 2007[7].
Ciò premesso, il Viceministro sostiene che con le suddette modifiche sono stati già posti in essere gli strumenti, legislativi e amministrativi, volti a semplificare e accelerare l'erogazione dei rimborsi IVA, sia in via generale che con specifico riferimento ai contribuenti soggetti al meccanismo del reverse charge e dello split payment.
Infine, il rappresentante del Governo ha negato la possibilità di prevedere una deroga all'applicabilità della scissione dei pagamenti ai soggetti che, dal 31 marzo 2015, sono obbligati all'emissione della fattura elettronica nei confronti della PA, sulla base del fatto che, con la C.M. n.1/E/2015, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che "non esiste una perfetta coincidenza tra le amministrazioni nei confronti delle quali è obbligatoria la scissione dei pagamenti e quelle coinvolte nella fatturazione elettronica"[8].
Nonostante i suddetti chiarimenti del Viceministro Casero, in senso più generale, si evidenzia che proseguono le azioni dell'ANCE presso le competenti sedi istituzionali, soprattutto con riferimento allo split payment, che ha ripercussioni gravissime sull'equilibrio economico-finanziario delle imprese che operano nel comparto dei lavori pubblici, già estremamente compromesso dal fenomeno dei ritardati pagamenti delle PA e della stretta creditizia operata dal sistema bancario.
Per questo, l'ANCE ha anche avviato una campagna di sensibilizzazione che, attraverso una raccolta di firme aperta a tutti gli operatori del settore e della filiera ("no allo split payment" -petizione on line- www.ance.it), vuole sollecitare un ripensamento del Governo sulla misura adottata.
Prosegue, inoltre, il confronto con l'Amministrazione finanziaria per la soluzione di specifiche criticità legate all'operatività del meccanismo, in vista dell'imminente emanazione di ulteriori chiarimenti sia sullo split payment, sia sulle nuove operazioni soggette a reverse charge..
Infine, oltre alle suddette azioni, l'ANCE ha ritenuto necessario avviare specifiche iniziative in sede europea, al fine di evidenziare possibili profili di illegittimità della disposizione rispetto alla disciplina comunitaria sia in materia di IVA che di pagamenti da parte della P.A..
[1] Presentata dai senatori Gianluca Rossi e Stefano Vaccari del PD.
[2] Cfr. ANCE "Fatturazione elettronica dal 31 marzo per tutte le PA – Circolare n.1/DF/2015"-ID N. 19660 del 10 marzo 2015.
[3] A ciò si deve aggiungere, l'ulteriore problema per tali imprese, di recuperare completamente l'IVA assolta sugli acquisti, di fatto non più compensabile con l'IVA a debito (si tratta di circa 15 miliardi di IVA).
[4] Cfr. ANCE "Conversione in legge del DL "pagamenti dei debiti della P.A." – Misure fiscali" – ID n. 12027 del 26 giugno 2013.

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[5]Ai sensi dell'art.35, co. 6-ter, del D.L. 223/2006, convertito, con modificazioni, nella legge 248/2006.
[6] Sul punto, cfr. ANCE "Semplificazioni fiscali" - Rimborso del credito IVA – C.M. 32/E/2014" - ID n. 19361 del 16 febbraio 2015.
[7] In tal ambito, si ricorda che l'art.8, co.1, del D.M. 23 gennaio 2015 stabiliva, in origine, che il rimborso prioritario del credito IVA derivante dall'utilizzo dello "split payment" potesse essere concesso nel rispetto delle specifiche condizioni previste dall'art.2 del D.M. 22 marzo 2007, quali:
- esercizio dell'attività da parte dell'impresa richiedente da almeno 3 anni,
- credito IVA chiesto a rimborso di importo pari o superiore:
o a 10.000 euro in caso di rimborso annuale, o a 3.000 euro per quello trimestrale,
o al 10% dell'ammontare dell'IVA assolta sugli acquisti effettuati nell'anno o nel trimestre cui si riferisce il rimborso.
Intervenendo su tale aspetto, l'art.1 del D.M. 20 febbraio 2015 elimina il riferimento a queste condizioni ai fini dell'ottenimento dei rimborsi IVA in via prioritaria derivanti dall'applicabilità dello split payment.
Resta fermo che, i suddetti requisiti devono essere comunque rispettati nelle ipotesi di reverse charge per i subappaltatori edili, ai sensi dell'art. 17, lett. a, del D.P.R. 633/1972.
Cfr. ANCE "Split Payment" – Rimborsi IVA prioritari – In G.U. il D.M. 20 febbraio 2015" - ID n. 19559 del 04 marzo 2015.
[8] Infatti, viene precisato che l'elenco dei soggetti obbligati a ricevere la fattura elettronica da parte dei propri fornitori è molto più vasto di quelli soggetti allo split payment e, dunque, non è possibile stabilire un perfetto parallelismo tra i due istituti.

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1 allegato

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risposta all'interrogazione parlamentare n.3-01735

DL 4/2015 sull’esenzione IMU terreni agricoli: approvato definitivamente dalla Camera dei Deputati

L'Aula della Camera dei Deputati ha licenziato definitivamente, in seconda lettura, il decreto legge 4/2015, recante "Misure urgenti in materia di esenzione IMU. Proroga di termini concernenti l'esercizio della delega in materia di revisione del sistema fiscale" ( DDL 2915/C – Relatore On. Gian Mario Fragomeli del Gruppo parlamentare PD), nel testo approvato dalla Commissione Finanze identico a quello trasmesso dal Senato.

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Principali contenuti del provvedimento:

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-Proroga delega fiscale
Confermata, in particolare, la norma - introdotta, nel corso dell'iter legislativo al Senato, all'art. 1 del disegno di legge di conversione-volta a prorogare di tre mesi, e quindi fino al 26 giugno 2015, il termine per l'adozione dei decreti legislativi recanti la revisione del sistema fiscale, di cui all'art. 1, comma 1, Legge 23/2014 ("Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita"), ancora da adottare.
Viene, altresì, disposto che qualora i termini per l'espressione dei pareri parlamentari scadano nei trenta giorni che precedono la scadenza dei termini di delega, ovvero successivamente, questi ultimi sono prorogati di novanta giorni.

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-Esenzione IMU territori agricoli
Confermate le disposizioni che stabiliscono, a decorrere dall'anno 2015, i nuovi criteri di esenzione per l'imposta municipale propria (IMU) sui terreni agricoli che, in particolare, si applicano:
-ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati totalmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat;
-ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, ubicati nei Comuni classificati parzialmente montani, come riportato dall'elenco dei Comuni italiani predisposto dall'Istat.
Viene, inoltre, prevista, per l'anno 2014, l'esenzione IMU per quei terreni che erano esenti a seguito del decreto ministeriale del 28 novembre 2014 e che, invece, risultano imponibili per effetto dell'applicazione dei nuovi criteri.
Viene demandata ad un apposito decreto governativo la definizione delle modalità per la compensazione del minor gettito in favore dei Comuni.
Viene, altresì, prevista, a decorre dal 2015, una detrazione di 200 euro per i terreni della cosiddetta "collina svantaggiata" ubicati nei Comuni indicati in un apposito elenco allegato al testo, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli.
Viene disposta, infine, l'esclusione dell'applicazione di sanzioni ed interessi per il pagamento in ritardo dell'IMU sui terreni agricoli - dovuta per il 2014 - purché il versamento dell'imposta sia effettuato entro il 31 marzo 2015.

Verifiche periodiche delle attrezzature: nuova circolare con le tariffe aggiornate

Il Ministero del Lavoro ha emanato la Circolare del 3 marzo 2015, che fornisce indicazioni sul decreto 11 aprile 2011, "Disciplina della modalità di effettuazione delle verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro di cui all'allegato VII del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i., nonché criteri per l'abilitazione dei soggetti di cui all'art. 71, comma 13, del medesimo decreto legislativo".

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La Circolare si compone di quattro punti, di cui si segnalano in particolare gli ultimi due.

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Il punto 3 riguarda le nuove tariffe per le verifiche periodiche, aggiornate all'indice Istat dei prezzi al consumo relativo all'ottobre 2014 (pari a +0,9%). Tali tariffe, riportate nell'allegato 1 alla Circolare, aggiornano, sostituendole, quelle fissate dal decreto dirigenziale 23 novembre 2012, e, come queste, sono specificate per ogni singola attrezzatura e si distinguono tra quelle relative alla prima verifica periodica e quelle relative alle verifiche periodiche successive alla prima.

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Si sottolinea che i compensi dovuti al soggetto abilitato non possono differire, in eccesso o in difetto, di più del 15% dalle tariffe suddette, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera b) del decreto 11 aprile 2011.

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Il punto 4 riguarda le segnalazioni di comportamenti anomali dei soggetti abilitati nell'effettuazione delle verifiche periodiche, segnalazioni che devono essere inviate tempestivamente al Ministero del Lavoro dall'INAIL, le ASL, ovvero le ARPA. Le segnalazioni devono comprendere le possibili soluzioni oppure la sospensione o la cancellazione dall'elenco dei soggetti abilitati. L'allegato 2 alla Circolare fornisce un elenco dei comportamenti anomali con relativo provvedimento proposto, mentre l'allegato 3 contiene il modello per l'effettuazione delle segnalazioni al Ministero.

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Per completezza si ricorda che il datore di lavoro è tenuto a sottoporre le attrezzature di lavoro riportate nell'allegato VII al D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. a verifiche periodiche volte a valutarne l'effettivo stato di conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza, con la frequenza indicata nel medesimo allegato.

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Per la prima verifica il datore di lavoro si avvale dell'INAIL, che vi provvede entro 45 giorni dalla richiesta. Decorso inutilmente tale termine, il datore di lavoro può avvalersi, a propria scelta, di altri soggetti pubblici o privati abilitati.

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Le successive verifiche sono effettuate su libera scelta del datore di lavoro dalle ASL o, ove ciò sia previsto con legge regionale, dall'ARPA, o da soggetti pubblici o privati abilitati.

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I verbali redatti all'esito delle verifiche devono essere conservati e tenuti a disposizione dell'organo di vigilanza. Le verifiche periodiche sono effettuate a titolo oneroso e le relative spese sono a carico del datore di lavoro.

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L'ultimo elenco dei soggetti abilitati alle verifiche periodiche è riportato in allegato alla presente nota.

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2 allegati

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Circolare 3 marzo 2015
D_D 20_01_2015 Decimo elenco verifiche periodiche

COMUNICATO STAMPA ANCE AGRIGENTO

LAVORO: IN RIVOLTA L'INTERO MONDO DELL'EDILIZIA IN SICILIA PER L'INERZIA E L'INDIFFERENZA DEL GOVERNO CROCETTA.

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LA CONSULTA REGIONALE DELLE COSTRUZIONI, PRONTA A MANIFESTAZIONE REGIONALE E A DIALOGARE DIRETTAMENTE CON IL GOVERNO RENZI

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Agrigento, 19 marzo 2015 - Il mondo dell'edilizia in Sicilia comunica il Presidente dell'ANCE Agrigento Carmelo Salamone è pronto ad intraprendere iniziative anche eclatanti per denunciare la totale indifferenza e l'esasperante incapacità della politica regionale. La decisione inedita nella storia del comparto delle costruzioni siciliane è stata presa all'unanimità nel corso della riunione tenutasi ieri nella sede dell'Ance Sicilia, in via Alessandro Volta, 44 a Palermo, della Consulta regionale delle Costruzioni, formata da 20 fra associazioni imprenditoriali, ordini professionali e sindacati dei lavoratori edili. "Siamo inorriditi - hanno dichiarato all'unisono tutti i soggetti facenti capo alla Consulta:
ANCE SICILIA - ANIEM – CREDA – UNCI – LEGACOOP – CONFCOOPERATIVE – AGCI SICILIA – INARSIND – ANAEPA CONFARTIGIANATO – CNA COSTRUZIONI – CLAAI – CASARTIGIANI – OICE – LIBERI PROFESSIONISTI – ASSOCIAZIONE LIBERI PROFESSIONISTI ARCHITETTI E INGEGNERI – CONSULTA DEGLI ORDINI DEGLI ARCHITETTI DELLA SICILIA – CONSULTA DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DELLA SICILIA –– FENEAL UIL - FILCA CISL - FILLEA CGIL
- per la mancanza di risposte da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta e dall'assessore regionale all'Economia Baccei, a cui abbiamo chiesto innumerevoli volte un confronto, rimasto sempre lettera morta. E' un fatto mai verificatosi a memoria d'uomo, segno di un cinismo e di una assoluta incompetenza, soprattutto in considerazione dei 65mila occupati in meno e delle 2.442 imprese chiuse dal 2008 al 2012 ".
La Consulta torna a chiedere un incontro al Presidente della Regione così come all'Assessore Regionale all'Economia e contemporaneamente chiederà incontri al Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. così come a tutti i Capigruppo parlamentari.
"Saremo costretti - aggiungono tutti i componenti della Consulta - ad organizzare una grande manifestazione regionale di protesta, oltre che altre mobilitazioni a livello territoriale, sino ad arrivare ad un dialogo diretto con il Governo nazionale, fino ad adesso inteso come extrema ratio perché abbiamo preferito essere rispettosi delle Istituzioni regionali. Ma cambieremo modalità di azione e di comportamento qualora l'offensivo e umiliante silenzio della politica regionale perduri. Quella stessa classe politica che, per inciso, non è riuscita neanche ad approvare una legge di tre articoli di modifica della normativa regionale sugli appalti, ritenuta prioritaria per riportare la materia almeno nell'alveo della ragionevolezza, se non della legalità". Conclude il Presidente dell'ANCE Agrigento Carmelo Salamone.

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In allegato i dati aggiornati sulla gravissima crisi dell'edilizia in Sicilia:

Seminario:"Strumenti finanziari innovativi e Rating di legalità" - Venerdì 20 marzo 2015, ore 9:00.

Conoscere l'andamento delle politiche di credito commerciale e il loro impatto economico-finanziario assume oggi una rilevanza fondamentale nella gestione aziendale. In un contesto difficile come quello attuale, l'approfondimento di tematiche legate alla gestione del credito commerciale e dei rischi legati ai mancati incassi e all'insolvenza dei propri clienti, al fine di minimizzare il possibile pericolo di perdite, diviene dunque necessario soprattutto per i titolari delle piccole e medie imprese e per tutti coloro che sono coinvolti nella quotidiana gestione amministrativo-finanziaria dell'impresa e nel recupero crediti.

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E' questo il tema del seminario dal titolo "Strumenti finanziari innovativi a supporto delle imprese" organizzato da Confindustria Centro Sicilia in collaborazione con il Consorzio Fidi di Agrigento, Ance Agrigento e il Gruppo Banca IFIS, operatore indipendente specializzato nella filiera del credito commerciale, del credito finanziario di difficile esigibilità̀ e del credito fiscale.

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Un incontro mirato ad approfondire il rapporto tra credito e imprese, con un focus sul rating di legalità, quale misura di sostegno finanziario per le imprese che affrontano il mercato all'insegna del rispetto delle regole, anche alla luce della recente decisione del Confidi di Agrigento di premiare con uno sconto sui costi di garanzia per l'accesso ai finanziamenti non solo le imprese in possesso di tale importante certificazione rilasciata dall'Antitrust, ma anche quelle piccole e medie imprese associate che, pur non possedendo i requisiti dimensionali richiesti dalla legge per conseguire il rating, soddisfino analoghi requisiti di eticità̀ e correttezza.

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L'evento darà inoltre la possibilità alle imprese interessate di poter concordare incontri individuali con i referenti di Banca IFIS per una prima esposizione e analisi delle proprie esigenze e problematiche.

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Per ulteriori dettagli sullo svolgimento dei lavori della giornata si trasmette in allegato il programma del seminario e la scheda di prenotazione per gli incontri 1to1.

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Programma _20 03 2015
Scheda prenotazione

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