Diventa operativo il credito d’imposta riconosciuto alle imprese alberghiere, esistenti alla data del 1° gennaio 2012, che effettuano interventi di ristrutturazione nei propri edifici[1].
Come noto, infatti, l’art. 10 del DL 83/2014 (cd. “Decreto cultura”), convertito con modificazioni nella legge 106/2014, ha riconosciuto un credito d’imposta in misura pari al 30% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 200.000 euro[2] nel triennio 2014-2016, alle imprese alberghiere che effettuano nelle loro strutture interventi di:
· manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia (ai sensi dell’art. 3, co.1, lett. b), c) e d), del D.P.R. 380/2001 – cd. “Testo unico dell’edilizia”);
· incremento dell’efficienza energetica;
· eliminazione delle barriere architettoniche.
Si ricorda che il medesimo art. 10 ha previsto, altresì, che il credito d’imposta può essere riconosciuto anche alle imprese alberghiere che acquistano mobili e componenti di arredo da destinare, in via esclusiva, alle proprie strutture, a condizione che tali mobili non vengano “dismessi” dall’attività d’impresa prima del periodo d’imposta successivo all’acquisto.
A tal riguardo, è stato emanato il Decreto attuativo 7 maggio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 giugno 2015, che contiene le modalità operative e le procedure da seguire per poter fruire del credito d’imposta di cui all’art. 10 del DL 83/2014[3], sempre nel rispetto del criterio cronologico di presentazione delle relative domande.
Inoltre, il citato decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze, Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, ai fini della fruibilità dell’agevolazione, stabilisce:
– i tipi di strutture turistico-alberghiere che possono essere ammesse al beneficio;
– l’indicazione puntuale dei tipi interventi agevolabili, sempre nell’ambito delle ristrutturazioni disciplinate dall’art.3, co.1, lett. b, c, d del D.P.R. 380/2001;
– le soglie massime di spesa ammissibile per ogni tipologia di intervento agevolato.
Sul punto l’ANCE ha predisposto un dossier riepilogativo sulla disciplina fiscale e le modalità operative per accedere al beneficio.
[1] Cfr. ANCE “Conversione in legge del DL 83/2014 (cd. “Decreto Cultura”) – Misure fiscali” – ID n. 17258 dell’1 agosto 2014.
[2] L’importo totale delle spese agevolabili è pari a 666.667 euro per ciascuna impresa alberghiera, la quale potrà beneficiare di un credito d’imposta complessivo pari a 200.000 euro (30% di 666.667 euro). Tale precisazione non può che essere accolta con favore dall’ANCE visto che, da una prima lettura della norma, l’agevolazione sembrava fosse attribuita nel limite massimo di 200.000 euro.
[3] Si ricorda, che l’emanazione del decreto attutivo è prevista dall’art. 10, co. 4, del DL 83/2014.
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3 allegati
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Dossier riepilogativo_ALL1
Art. 10 del DL 83-2014_ALL2
Decreto attuativo 7 maggio 2015_ALL3