In allegato, il DPCM pubblicato in G.U. Serie generale n. 62 del 9 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”.
Il decreto ha previsto, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, l’estensione all'intero territorio nazionale delle misure di cui all'art. 1 del DPCM 8 marzo 2020 (Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia”).
Le disposizioni ivi contenute producono effetti dal 10 marzo al 3 aprile 2020.
Previsto, inoltre, che dal 10 marzo cessano di produrre effetti le misure di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del DPCM 8 marzo 2020, ove incompatibili con la disposizione dell'art. 1 del decreto 9 marzo.
Si allega, inoltre, il nuovo modulo di autocertificazione utilizzabile nell’ambito dell’applicazione del DPCM dell’9 marzo 2020 e delle direttive del Ministero dell’interno circa la circolazione di persone per comprovate esigenze lavorative o altre situazioni di necessità.
2 allegati
DPCM-9-marzo-2020-
autocertificazione
OK DALL’ARS ALLA NORMA CHE CAMBIA I CRITERI DI AGGIUDICAZIONE DELLE GARE D’APPALTO IN SICILIA
“APPREZZIAMO L’IMPEGNO DEL GOVERNO PER IL RILANCIO DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI. E’ UNA NORMA CHE GARANTISCE TRASPARENZA E IL COMPLETAMENTO DELLE OPERE NEL RISPETTO DELLA QUALITA’ ”
Palermo, 10 luglio 2019 – L’Ance Sicilia, appreso dell’approvazione all’Ars della norma che modifica i criteri di aggiudicazione degli appalti in Sicilia escludendo ogni meccanismo di prevedibilità e limitando i ribassi eccessivi consentiti dalla legge nazionale, “apprezza l’impegno del governo regionale e, in particolare, dell’assessore alle Infrastrutture – si legge in una nota – per il rilancio del settore delle costruzioni attraverso la creazione di un clima di sana concorrenza e di rispetto delle regole, unico vero antidoto al malaffare e alla malaburocrazia che bloccano la spesa, disseminano il territorio di incompiute, di opere che crollano, di morti sul lavoro, di imprese che chiudono e di operai licenziati. Obiettivo raggiunto anche grazie al lungo e proficuo confronto che governo e Ars hanno portato avanti con tutte le associazioni di categoria”. “Si tratta di una norma – aggiunge l’Ance Sicilia – che garantisce la massima trasparenza nelle procedure di gara e il completamento delle opere aggiudicate nei tempi previsti e con la rigorosa applicazione degli standard di sicurezza del lavoro e di qualità e sicurezza dei manufatti”O DLLA QUALITA’ ”
L’assoluta urgenza e necessità di realizzare interventi per mettere in sicurezza il territorio e le sue infrastrutture e migliorare la qualità della vita dei cittadini è stata al centro del dibattito pubblico nel corso delle ultime settimane.
Durante tutta l’estate, l’Ance è stata uno dei principali protagonisti di questo dibattito, grazie alla campagna "Paese da Codice Rosso", e al sito “Sbloccacantieri”, lanciato già in primavera; una campagna che in poche settimane, ha consentito di censire quasi 300 opere ferme, perse nel limbo dell’inefficienza amministrativa, finanziaria e procedurale, per più di 21 miliardi di euro.
Su questo tema, sono stati pubblicati numerosi articoli e i nostri dati sono stati utilizzati anche da esponenti del Governo e del Parlamento.
Anche a seguito del drammatico evento di Genova, il Governo ha ora dichiarato di voler avviare un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio e delle infrastrutture esistenti.
Per proseguire con sempre maggiore intensità l'azione, ANCE ha quindi deciso di avviare, sempre all’interno di “Sbloccacantieri”, una seconda iniziativa denominata “L’Italia che cade a pezzi” che si pone l’obiettivo di raccogliere, attraverso l’attiva partecipazione di tutto il sistema associativo, segnalazioni di situazioni di degrado infrastrutturale per evidenziare, con casi concreti, l’urgenza di interventi di manutenzione.
Le segnalazioni dovranno essere corredate da fotografie chiare e di buona qualità dello stato in cui versa un edificio o un’opera infrastrutturale (ad esempio scuole, strade, ponti, viadotti, dissesto del territorio, ecc.).