In riferimento all’Avviso pubblico ISI 2019, con nota Inail n. 1851/20, di cui si allega copia, su istanza delle parti sociali, l’Istituto ha condiviso la necessità di rimodulare le date originariamente fissate per gli adempimenti connessi alla partecipazione al Bando ISI previsto per l’annualità in corso.
A tal riguardo si ricorda che il 30 gennaio scorso era stata pubblicata la seguente calendarizzazione:
Per quanto sopra, l’Istituto ritiene opportuno adottare una modalità operativa di pubblicazione, sul proprio portale informatico (sezione Avviso ISI 2019), del nuovo calendario, con periodicità mensile, in analogia alla reiterazione delle misure previste dal D.L. n. 19/20.
Nel caso non si riuscisse a garantire una partecipazione rilevante alla procedura ISI, sarà fornito un aggiornamento informativo per la riprogrammazione del suddetto calendario entro il 30 giugno p.v. ed, eventualmente, fino al temine dello stato di emergenza e della conseguente ripresa dell’attività delle imprese.
1 allegato
A seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19 , l’Inail con l’allegata nota n. 948/20, indirizzata ai responsabili delle strutture territoriali, ha fornito le istruzioni operative per l’applicazione delle disposizioni relative alla sospensione dei termini amministrativi o alle proroghe per le fasi di realizzazione e rendicontazione delle attività connesse al bando ISI.
In particolare, per le fasi di verifica amministrativa e tecnica, i termini ordinatori o perentori previsti nei bandi Isi sono sospesi dal 23 febbraio e fino al 15 aprile p.v.. La sospensione comprende anche il termine per l’acquisizione di eventuali integrazioni documentali e di ulteriori informazioni per la valutazione del progetto. In questo modo, il computo dei termini per adempiere a richieste di osservazioni e integrazioni di documentazione nella fase interna del procedimento e per l’eventuale riscontro, non deve tenere conto del periodo di sospensione.
La sospensione interessa altresì la decorrenza dei termini per le fasi di realizzazione e rendicontazione, relativamente ai progetti che hanno ricevuto il provvedimento di concessione nel periodo di emergenza.
La nota in oggetto chiarisce poi che nel caso in cui per una particolare fase di esecuzione del progetto, specie nel caso di opere edili, siano necessari tempi di realizzazione più lunghi, alle imprese che hanno ricevuto il provvedimento di concessione prima del 23 febbraio e per le quali non si è ancora concluso l’anno per la realizzazione dell’attività progettuale, è riconosciuta la possibilità di presentare un’istanza motivata per ottenere la proroga dei termini oltre a quelli già considerati dal DL. N. 18/20 .
In conclusione l’Inal fornisce precisazioni sulle polizze fideiussorie di copertura sulle anticipazioni di finanziamento, indicando in particolare che, nel caso in cui sia concessa la proroga a chi avesse beneficiato di tale anticipazione, sarà necessario presentare, a copertura dell’ulteriore periodo concesso, una integrazione della garanzia fideiussoria già costituita. A tal riguardo l’Inail suggerisce alle imprese di rinviare le richieste di anticipazione nel caso di sospensione dei termini, tenuto conto che la durata complessiva della garanzia potrebbe superare i 12 mesi.
1 allegato
In allegato la circolare Inail n. 11/20 con la quale sono state fornite le istruzioni operative per la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei premi per l’assicurazione obbligatoria, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In relazione alla sospensione per il periodo 23 febbraio 30 giugno 2020 dei termini di prescrizione per la riscossione dei premi assicurativi, in attuazione a quanto disposto dall’art. 37 del D.L. n. 18/20, avendo tale disposizione una portata generale, sono sospese, a decorrere dal mese di marzo, le richieste di pagamento riguardanti le sanzioni civili per ritardato pagamento. Sono sospesi inoltre i termini per la notifica delle note di verifica dell’autoliquidazione 2018/2019, sia nel caso di pagamento in un’unica soluzione sia delle quattro rate 2019.
In attuazione a quanto previsto dall’art. 60 del D.L. n. 18/20 sono state prorogate al 20 marzo le richieste di pagamento con scadenza 16 marzo. La proroga, in particolare, interessa le richieste di pagamento derivanti dalla lavorazione da parte delle Sedi delle denunce web di iscrizione, di apertura di PAT e di variazione.
L’Istituto, in merito alla previsione di cui all’art 62, co. 2 del D.L. n. 18/20, che riconosce in favore delle imprese con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro (anno di imposta 2019) la sospensione dei versamenti da autoliquidazione che scadono nel periodo compreso tra l’8 ed il 31 marzo 2020, con una precisazione ricorda che non sono previsti versamenti ai fini dell’autoliquidazione per tale periodo.
Ai sensi dell’art. 68 sono inoltre sospesi i versamenti scadenti nel periodo 8 marzo 31 maggio 2020 derivanti da cartelle di pagamento, che dovranno essere effettuati entro il 30 giugno 2020.
Sulla scorta di quanto comunicato in data 18 marzo 2020 dall’ufficio legislativo del Ministero del Lavoro, tutti i Durc che riportano come scadenza di validità una data compresa tra il 31 gennaio 2020 e il 15 aprile 2020 (compresi) mantengono la loro validità fino al 15 giugno 2020. Nel caso in cui i richiedenti, ai quali fu già notificata la disponibilità di esito positivo di regolarità, non fossero in possesso del documento, l’interrogazione dovrà avvenire tramite la funzione “Richiesta di regolarità” che consentirà di inserire i propri dati che potranno essere utilizzati anche dall’Inps per le relative richieste. Per quanto non espressamente richiamato nella presente comunicazione, si fa rinvio alla circolare in oggetto.
1 allegato
L'Inps, con l'allegata circolare n. 45 del 25 marzo scorso, ha fornito indicazioni operative in merito a quanto previsto dall'art. 23 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020, relativamente al "Congedo per emergenza COVID-19 in favore dei lavoratori dipendenti del settore privato, dei lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della L. n. 335/1995 e dei lavoratori autonomi. Estensione permessi retribuiti di cui all'articolo 33, commi 3 e 6, della L. n. 104/1992, per i lavoratori dipendenti del settore privato".
Con riferimento al congedo riconosciuto ai datori di lavoro privati, per un periodo continuativo o frazionato, non superiore a 15 giorni complessivi, l'Istituto ha chiarito che:
Per usufruire del congedo, sia a conguaglio[2] che a pagamento diretto[3], i genitori lavoratori con figli di età fino ai 12 anni dovranno presentare istanza al proprio datore di lavoro e all'Istituto, utilizzando la normale procedura di domanda di congedo parentale per i lavoratori dipendenti, mentre i genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni dovranno presentare la domanda solamente al proprio datore di lavoro e non all'INPS.
Nelle more dell'adeguamento delle procedure informatiche per la presentazione della domanda, i datori di lavoro dovranno consentire la fruizione del congedo COVID-19 e provvedere al pagamento della relativa indennità, fermo restando l'onere per i genitori, non appena sarà completato l'adeguamento delle procedure informatiche, di presentare apposita istanza all'Istituto.
E' stato, poi, chiarito che la domanda potrà riguardare anche periodi di astensione antecedenti alla data di presentazione della stessa, purché non anteriori alla data del 5 marzo 2020.
Ribadito, inoltre, che i giorni di congedo parentale fruiti durante il periodo di sospensione di cui al citato articolo 23, saranno considerati come congedo COVID-19 e non dovranno essere computati a titolo di congedo parentale.
L'Istituto ha, altresì, chiarito che per i giorni di congedo già fruiti dal 5 marzo fino alla data di pubblicazione della circolare, i datori di lavoro dovranno compilare i flussi di denuncia utilizzando esclusivamente i codici evento e i codici conguaglio istituiti per il congedo COVID-19.
Ribadito, inoltre, che il congedo COVID-19 è fruibile alle seguenti condizioni[4]:
Con riferimento, poi, al congedo previsto al comma 5 dell'articolo 23, per i genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata[6], iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale, è stato ricordato che è prevista la possibilità di fruirne anche oltre il limite di 12 anni di età previsto dai commi 1 e 3 dell'articolo 23 del decreto.
Confermato, inoltre, che i genitori potranno fruirne alternativamente, per un totale complessivo di 15 giorni per nucleo familiare, e in alternativa al bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting.
Unitamente alle condizioni soprarichiamate, per usufruire di tale congedo, sarà necessario dimostrare, inoltre, che:
Tali condizioni devono essere autocertificate dal richiedente al momento della presentazione telematica della domanda.
In merito, poi, all'ampliamento dei permessi ex L. n. 104/1992, con ulteriori 12 giornate complessive usufruibili nei mesi di marzo e aprile 2020, l'Istituto ha chiarito che, tali permessi possono essere fruiti anche consecutivamente nel corso di un solo mese, ferma restando la fruizione mensile dei tre giorni ordinariamente prevista, e possono essere fruiti anche frazionandoli in ore, secondo l'algoritmo riportato nella circolare.
Sono stati, inoltre, confermati gli algoritmi di calcolo forniti nei messaggi n. 16866/2007 e n.3114/2018 per la quantificazione del massimale orario dei 3 giorni ordinariamente previsti dall'articolo 33, commi 3 e 6, della legge n. 104/92, sia in caso di lavoro a tempo pieno sia in caso di lavoro part-time.
Confermata, altresì, la possibilità per il lavoratore di assistere più soggetti disabili cumulando, per i mesi di marzo e aprile 2020, per ciascun soggetto assistito, oltre ai 3 giorni di permesso mensile ordinariamente previsti, gli ulteriori 12 giorni previsti dalla norma.
Analogamente il lavoratore disabile che assiste altro soggetto disabile, potrà cumulare, per i mesi di marzo e aprile 2020, i permessi a lui spettanti (3+3+12) con lo stesso numero di giorni di permesso fruibili per l'assistenza all'altro familiare disabile (3+3+12).
Sono state, inoltre, fornite indicazioni operative ai datori di lavoro, per la compilazione delle denunce contributive e sono stati indicati i nuovi codici evento riferiti ai lavoratori dipendenti del settore privato, per una corretta gestione dei congedi eccezionali introdotti dal D.L. n. 18/2020 nel flusso Uniemens.
Per quanto non riportato nella presente si rinvia alla circolare allegata.
[1] Al suddetto importo va aggiunto il rateo giornaliero relativo alla gratifica natalizia o alla tredicesima mensilità e agli altri premi o mensilità o trattamenti accessori eventualmente erogati alla lavoratrice
[2] L'indennità è anticipata, per contro dell'Istituto, dai datori di lavoro
[3] L'indennità è erogata dall'Istituto
[4] Tali condizioni devono essere autocertificate dal richiedente al momento della presentazione telematica della domanda
[5] L'eventuale richiesta verrà respinta
[6] Ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della L. n.104/1992
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